Lifting Facciale

Il nostro viso è lo specchio fedele dell’invecchiamento cutaneo. Gli effetti dell’invecchiamento, della gravità, delle prolungate esposizioni al sole, dello stress e delle abitudini di vita contribuiscono negli anni a formare profonde rughe, pieghe e rilassamento dei tessuti del viso e del collo.

L’intervento chirurgico che contribuisce a migliorare tale situazione è il lifting facciale, conosciuto come anche come ritidectomia.

Tale intervento, così come altri interventi di chirurgia estetica non è in grado però di riportarci indietro negli anni ma semplicemente dona ai pazienti operati un aspetto più giovanile e fresco, migliorando i segni più visibili dell’invecchiamento cutaneo.

I candidati ideali ad un lifting facciale sono donne e uomini tra i 50 e i 70 anni di età, con chiari segni di invecchiamento ma che conservano una buona elasticità cutanea. Se la ritidectomia è eseguita da un chirurgo plastico esperto, le complicanze sono rare e solitamente minori. Va comunque detto che ogni individuo ha una risposta personale e difficilmente predittibile in termini di guarigione. Oltre le complicanze generiche (valide per tutti gli interventi chirurgici), va ricordata la possibilità di uno stupore del nervo facciale (solitamente temporanea) ed una guarigione più lenta e difficoltosa per i fumatori per i quali è addirittura controindicato l’intervento chirurgico.

Anestesia

Gli interventi di ritidectomia vengono effettuati in anestesia generale. In alcuni casi selezionati e con procedure limitate e mini-invasive potrebbe essere sufficiente anche una anestesia locale con sedazione.

Tecnica

La procedura chirurgica richiede almeno 3 ore. Le incisioni cutanee sono praticate generalmente dietro la linea dei capelli all’altezza della tempia, vengono estese verso il basso davanti all’orecchio lungo le pieghe naturali, girando poi intorno al lobo auricolare e risalendo dietro all’orecchio sino al suo apice superiore. Se vi fosse necessità anche di un lifting del collo in alcuni casi si pratica una piccola incisione supplementare sotto il mento.

Dopo aver inciso la cute si scollano i tessuti cutaneo e sottocutaneo dal piano muscolare, i muscoli vengono plicati ed ancorati con punti interni e l’eccesso di cute viene quindi rimosso. Si posizionano quindi due piccoli drenaggi e le incisioni vengono chiuse con suture intradermiche e punti staccati delicati. Al termine dell’intervento viene effettuata una medicazione compressiva delle zone trattate mediante una benda elastica.

Degenza

Il paziente rimane ricoverato in clinica per una o due notti

Post-operatorio

Il dolore vero e proprio non è eccessivo ed è ben controllato dalla terapia farmacologica. Il fastidio invece può essere importante ed è causato dall’edema dei tessuti (molto evidente nelle prime 48 ore). L’edema potrebbe aumentare nei primi giorni per poi diminuire progressivamente nel corso delle settimane successive. Spesso residuano piccole aree di iposensibilità cutanea che tendono a risolversi spontaneamente nello giro di alcune settimane. La medicazione compressiva viene rimossa dopo 3 o 4 giorni giorni per controllare la sede dell’intervento e viene quindi posizionata una specifica fascia elastica. I punti di sutura vengono rimossi tra i 7 e i 14 giorni. Ecchimosi e lividi di varia entità, diffusi su tutto il volto, sono molto frequenti e rientrano nella normalità, risolvendosi spontaneamente con il passare dei giorni.

Complicanze

Le complicanze importanti sono abbastanza rare e solitamente minori. Oltre le complicanze generiche valide per qualsiasi tipo di intervento chirurgico, va ricordata la possibilità di uno stupore del nervo facciale (di solito temporaneo) ed una guarigione più stentata e difficoltosa soprattutto in caso di pazienti fumatori per i quali non di rado è addirittura  controindicato l’intervento chirurgico

 

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