Mastoplastica

ADDITTIVA

La mastoplastica additiva, o aumento di seno, è un intervento che si effettua utilizzando delle protesi in gel di silicone per aumentare il volume del seno quando una donna lo ritiene inadeguato, per restituire il volume perduto dopo una gravidanza oppure per correggere una asimmetria tra i due rilievi mammari.

L’Anestesia

L’intervento viene effettuato nella maggior parte dei casi in anestesia generale.

Tecnica

Esistono sostanzialmente due tipi di protesi mammarie: anatomiche e rotonde. Le protesi anatomiche contribuiscono a dare il risultato più bello e naturale ma in alcuni casi si potrà optare per le rotonde. Le incisioni cutanee, e quindi le relative cicatrici, possono essere sottomammarie, periareolari o ascellari, anche se queste ultime sono ormai quasi obsolete.

Una volta incisa la cute si procede all’allestimento di una tasca sottoghiandolare o sottomuscolare, a seconda dei casi, e quindi viene introdotto l’impianto stabilito.

Se la paziente ha un tessuto ghiandolare molto scarso che non garantisce una buona copertura della protesi è preferibile scegliere il posizionamento sottomuscolare. Quest’ultimo è leggermente più fastidioso di quello sottoghiandolare, e potrebbe portare in seguito ad una cosiddetta deformità dinamica del seno e cioè una lieve dislocazione laterale del seno, evidente quando viene messo in tensione il muscolo grande pettorale.

E’ sempre opportuno inserire dei piccoli tubi di drenaggio, che verrano rimossi dopo 3/7 giorni dall’intervento. Le incisioni cutanee vengono suturate con punti interni riassorbibili, per avere cicatrici poco visibili. L’intervento dura circa un’ora e al termine verrà praticato un bendaggio compressivo o indossato uno specifico reggiseno a compressione.

Degenza

La degenza in clinica per questo tipo di intervento è solitamente di una notte.

Post-operatorio

Il dolore post-operatorio è solitamente scarso e ben controllato da farmaci anti dolorifici e generalmente tende a scomparire dopo 24-48 ore.

Nell’immediato post-operatorio il seno apparirà più grande di quanto non sia in realtà a causa del gonfiore che tenderà gradualmente a ridursi nel corso delle settimane. Dopo la prima medicazione la paziente indosserà un reggiseno conformato per circa 4 settimane. Il ritorno alle normali attività è abbastanza rapido ma si consiglia di attendere almeno due settimane prima della ripresa graduale dell’attività e di astenersi da attività sportive per almeno 1 o 2 mesi.

Per poter apprezzare il risultato definitivo bisognerà aspettare circa 2 o 3 mesi.

Complicanze

L’intervento di mastoplastica additiva è ampiamente standardizzato da anni, ma come tutti gli altri interventi può presentare complicanze generiche e specifiche.

La più comune complicanza specifica è la retrazione o contrattura capsulare, anche se con le protesi di ultima generazione tale complicanza si verifica molto raramente. Esistono vari gradi di contrattura e nei casi più gravi può essere posta l’indicazione ad un nuovo intervento chirurgico di sostituzione delle protesi con asportazione delle capsule periprotesiche.

Un’altra complicanza estremamente rara è l’insorgenza di una infezione intorno alla protesi. In questo caso accade nel primo post-operatorio (max 7-10 giorni) e nei casi più gravi può richiedere la rimozione della protesi stessa, che verrà eventualmente riposizionata dopo diversi mesi.

Subito dopo l’intervento la sensibilità del complesso areola-capezzolo può aumentare, diminuire o essere quasi assente, ma questi sintomi si risolvono spontaneamente nel giro di alcuni mesi.

Talvolta, anche se accade difficilmente, le protesi possono rompersi ma la rottura è generalmente causata da un trauma importante. Nel caso di una rottura dell’impianto documentata da specifici esami strumentali è necessario sottoporsi ad un intervento di revisione per rimuovere il gel, ripulire la tasca da residui di silicone e sostituire la protesi mammaria.

RIDUTTIVA

L’intervento di riduzione mammaria, o mastoplastica riduttiva, si effettua rimuovendo la cute, il tessuto ghiandolare e adiposo in eccesso, rendendo il seno più piccolo, leggero e proporzionato con la figura corporea. Anche l’areola viene ridotta di diametro per ottenere un risultato più armonioso e naturale.

Le donne con mammelle voluminose hanno quasi sempre un seno pendulo e cadente. Queste pazienti presentano anche disturbi alla colonna vertebrale determinati dall’eccessivo peso delle mammelle che provoca nel tempo gravi difetti nella postura. Inoltre possono avere fastidiose irritazioni cutanee in regione sottomammaria ed i reggiseni che sono costrette ad indossare provocano frequentemente dei solchi sulla cute delle spalle.

Anestesia

L’intervento di mastoplastica riduttiva viene eseguito in anestesia generale.

Tecnica

Nel corso degli anni molti chirurghi plastici di ogni parte del mondo hanno cercato di mettere a punto e standardizzare numerose tecniche di mastoplastica riduttiva, con l’obiettivo principale di garantire la vitalità al complesso areola-capezzolo e di ristabilire una forma più armoniosa al seno ridotto. Per questo motivo ogni singolo caso dovrà essere correttamente inquadrato e studiato pre-operatoriamente  al fine di poter utilizzare la tecnica chirurgica più appropriata per ogni singola paziente. Le cicatrici residue sono in genere a forma di “T” invertita. Circondano cioè l’areola, scendendo poi verticalmente verso il basso fino ad incontrare la cicatrice orizzontale posta sul solco sottomammario. L’intervento può durare anche tre o quattro ore. Una volta riposizionato il complesso areola-capezzolo le incisioni cutanee vengono suturate con punti interni riassorbibili a alcuni punti sottili esterni non riassorbibili che verranno poi rimossi dopo una decina di giorni. Si inseriscono quindi dei piccoli drenaggi che verranno rimossi dopo circa 48 ore. Alla fine dell’intervento si pratica un bendaggio compressivo che verrà sostituito dopo circa 48 ore, durante il primo controllo post-operatorio.

Post-operatorio

Dopo questo tipo di intervento può comparire un edema anche importante che tende però a riassorbirsi completamente nel giro di un mese. Il dolore è modesto e in alcuni casi moderato ma ben controllabile con i farmaci antiinfiammatori e antidolorifici. Il bendaggio elastocompressivo viene sostituito dopo circa 48 ore da un reggiseno apposito che verrà indossato dalla paziente per circa un mese. I punti di sutura esterni non riassorbibili vengono rimossi dopo 7/10 giorni. La normale attività quotidiana può essere ripresa dopo una settimana, ma l’attività fisica intensa deve essere evitata per almeno un mese.

Complicanze

Questo intervento prevede un tempo operatorio particolarmente lungo e come tutti gli interventi presenta complicanze generiche e specifiche associate ad esso. La comparsa di sieromi ed ematomi può essere abbastanza frequente mentre rare sono le infezioni. Complicanze specifiche possono essere una compromessa vascolarizzazione del complesso areola-capezzolo con riduzione o perdita di sensibilità e delle asimmetrie residue tra i due seni. In casi estremi potrebbe essere necessario un reintervento di correzione. Le cicatrici di una mastoplastica riduttiva sono comunque abbastanza estese, anche se vengono coperte da un reggiseno o da un costume da bagno. La loro qualità è strettamente dipendente dalle caratteristiche di cicatrizzazione di ogni singola paziente e pertanto non può essere prevedibile.

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