Otoplastica

L’intervento di otoplastica serve a correggere le orecchie a sventola, o più precisamente “orecchie ad ansa”, riaccostando al capo le orecchie esageratamente divergenti. I candidati ideali per questo intervento sono i bambini in età pre-scolare in quanto le orecchie terminano il loro accrescimento intorno ai 4 anni di vita. L’opportunità di una correzione chirurgica è ritenuta importante soprattutto per evitare problemi psicologici ai bambini, dato che questa deformità è di solito presa di mira dagli stessi compagni di gioco. L’intervento correttivo può comunque essere eseguito a qualsiasi età.

L’alterazione anatomica dell’orecchio a sventola è sostenuta da due tipi di malformazione: il mancato e corretto sviluppo della piega del padiglione auricolare, anatomicamente definito antelice, o più raramente l’eccessivo sviluppo della cartilagine della conca auricolare. In alcuni casi tali difetti possono essere presenti contemporaneamente o la deformità può colpire anche un solo orecchio.

Anestesia

Nei bambini è opportuno eseguire l’intervento in anestesia generale, mentre negli adulti è solitamente indicata l’anestesia locale sedazione.

Tecnica

La procedura chirurgica richiede all’incirca un’ora e mezza.

Per la correzione dell’antelice viene eseguita un’incisione cutanea al dietro dell’orecchio, attraverso la quale si raggiunge la cartilagine da rimodellare. Dopo aver ridefinito l’antelice praticando delle incisioni parziali sulla cartilagine stessa si applicano di solito tre punti di sutura per mantenere la forma del nuovo antelice e si procede alla sutura cutanea con punti riassorbibili. La cicatrice rimane soltanto nella porzione posteriore ed è così difficilmente visibile. Al termine dell’intervento si pratica un bendaggio elastico a protezione dell’area operata.

Nei casi in cui sia necessaria la riduzione della conca viene invece asportata una semiluna di cartilagine a tutto spessore dall’interno del padiglione auricolare che determina l’accostamento dell’orecchio al capo. In questi casi la cicatrice si trova sia posteriormente che anteriormente, ma è comunque ben nascosta. Anche per questa tecnica si pratica un bendaggio elastico protettivo.

Degenza

I pazienti adulti vengono solitamente operati in regime di Day Hospital (dimissione nello stesso giorno) con la necessità di venire accompagnati da una persona che possa poi riaccompagnarli a casa mentre i bambini necessitano di una notte di degenza.

Il post-operatorio

Il dolore dell’immediato post-operatorio è ben controllato dalla terapia farmacologia. Dopo alcuni giorni il bendaggio elastico viene sostituito con una specifica fascia compressiva che va portata per circa un mese.

Complicanze

Le complicanze sono rare e solitamente minori. La complicanza più grave è l’insorgenza di un’infezione a carico della cartilagine che potrebbe esitare in alterazioni successive e quindi compromettere il risultato finale. Normalmente l’infezione viene comunque ben controllata con terapia antibiotica.

E’ importante ricordare che l’obiettivo dell’intervento chirurgico è una buona correzione, che non è mai sinonimo di perfezione dato che una perfetta simmetria dei due lati non esiste in natura.

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